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DESCRIZIONE IN GENERALE

autismo

sindrome di asperger

sindrome di rett

 

DSM IV

nota introdittiva

i disturbi generalizzati dello sviluppo (pdd)

f 84.0 disturbo autistico [299.00] (214)
- criteri diagnostici di f 84.0

f 84.2 disturbo di rett [299.80] (224)
- criteri diagnostici di f 84.2

f 84.3 disturbo disintegrativo della fanciullezza [299.10] (232)
- criteri diagnostici di f 84.3

f 84.5 disturbo di asperger [299.80] (240)
- criteri diagnostici di f 84.5

f 84.9 disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato (incluso l'autismo atipico) [299.80](249)
 

 

ICD 10

nota introduttiva

autismo infantile

 

ALTRE CLASSIFICAZIONI

psicosi infantile: evoluzione di un concetto e classificazioni attuali
(lastrico a., 1998)

 

 

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AUTISMO INFANTILE F 84.0

testo tratto dall'icd 10

 

Si tratta di una sindrome definita dalla presenza di una compromissione dello sviluppo che si rende manifesta prima dei tre anni, e da un tipo caratteristico di funzionamento anormale nelle aree dell'interazione sociale, della comunicazione e del comportamento, che è limitato, e ripetitivo. Il quadro compare nei maschi tre o quattro volte più spesso rispetto alle femmine.

 

 

Direttive diagnostiche

Di solito non c'è nessun periodo precedente di sviluppo sicuramente normale, ma, se questo è presente, le anormalità si rendono evidenti prima dell'età di tre anni. Ci sono sempre compromissioni qualitative dell'interazione sociale. Queste prendono la forma di: a un'inadeguata capacità di cogliere i segnali socio-emozionali, come dimostrato dalla mancanza di risposte alle emozioni delle altre persone e/o all'assenza della modulazione del comportamento in accordo al contesto sociale; b) uno scarso uso dei segnali sociali e una debole integrazione dei comportamenti sociali, emotivi e comunicativi; c) una mancanza di reciprocità socio-emozionale.

Similmente, sono sempre compresenti compromissioni qualitative della comunicazione. Queste prendono la forma di un mancato uso sociale di qualsiasi capacità di linguaggio sia presente; una compromissione nel gioco inventivo ed imitativo; una mancanza di sincronia e di reciprocità nell'interscambio della conversazione; una scarsa flessibilità dell'espressione linguistica e una relativa perdita della creatività e fantasia nei processi di pensiero; un'assenza di risposta emozionale alle stimolazioni verbali e non verbali delle altre persone; un compromesso uso della cadenza o dell'enfasi per modulare la conversazione; una simile assenza della gestualità associata che dà enfasi o rafforza il significato della comunicazione verbale.

La condizione è anche caratterizzata da modelli di comportamento, interessi e attività limitati, ripetitivi e stereotipati. Questi si manifestano come una tendenza ad imporre rigidità e monotonia ad una grande varietà di aspetti della vita quotidiana. Di solito, ciò riguarda sia le nuove attività che le abitudini e i modelli di gioco familiari. In particolare, nella prima infanzia, vi pur essere uno specifico attaccamento ad oggetti insoliti, tipicamente non soffici. I bambini possono insistere nell'attuazione di particolari rituali a carattere non finalistico; possono essere preoccupazioni stereotipate relative a date, ordini di marcia o tabelle orarie; spesso vi sono stereotipie motorie; è comune uno specifico interesse per gli elementi non funzionali degli oggetti (come il loro odore o la sensazione che danno al tatto); vi pur essere resistenza ai cambiamenti delle abitudini o dei dettagli del proprio ambiente personale (come quando si operano spostamenti degli oggetti decorativi o di mobili in casa).

In aggiunta a queste specifiche caratteristiche diagnostiche, è frequente che i bambini autistici mostrino una varietà di altri problemi non specifici, come paure/fobie, disturbi del sonno e dell'alimentazione, carattere collerico e aggressivo. L'autolesionismo (come mordersi i polsi) è abbastanza comune, specialmente quando vi è un grave ritardo mentale associato. Gli individui con autismo mancano in genere di spontaneità, iniziativa e creatività nell'organizzazione del tempo libero ed hanno difficoltà ad applicare la concettualizzazione nel prendere decisioni sul lavoro (anche quando i compiti di per si sono del tutto adeguati alle loro capacità). La specifica manifestazione dei deficit caratteristici dell'autismo cambia man mano che il bambino cresce, ma i deficit continuano nella vita adulta, con problemi in larga misura simili nella socializzazione, nella comunicazione e nella gamma degli interessi. perché si possa porre la diagnosi, le anormalità dello sviluppo devono essere state presenti nei primi tre anni, ma la sindrome pur essere stata diagnosticata in tutte le età.

Tutti i livelli di QI possono essere presenti in associazione con l'autismo, ma in circa tre quarti dei casi è presente un significativo ritardo mentale.

Include: sindrome autistica; autismo infantile; sindrome di Kanner; psicosi infantile

Nella diagnosi differenziale è importante considerare (a parte le altre sindromi di alterazione globale dello sviluppo psicologico): il disturbo evolutivo specifico della comprensione del linguaggio (F80.2) con problemi socio-emotivi secondari; il disturbo dell'attaccamento dell'infanzia di tipo disinibito (F94.2); il ritardo mentale (F70-F79) con disturbi emotivi o comportamentali associati; la schizofrenia (F20.-) ad esordio particolarmente precoce; la sindrome di Rett (F84.2).

 

 

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