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F 84.0 DISTURBO AUTISTICO [299.00] (214)
caratteristiche diagnostiche
Le caratteristiche fondamentali del Disturbo Autistico sono la
presenza di uno sviluppo notevolmente anomalo o deficitario dell'interazione
sociale e della comunicazione, e una notevole ristrettezza del repertorio
di attività e di interessi. Le manifestazioni del disturbo variano
ampiamente a seconda del livello di sviluppo e dell'età cronologica
del soggetto. Il Disturbo Autistico viene talvolta riportato come
autismo infantile precoce, autismo infantile, o autismo di Kanner.
La compromissione dell'interazione sociale reciproca è macroscopica
e perdurante. Può esservi compromissione notevole nell'uso
di diversi comportamenti non verbali (per es., sguardo diretto,
espressione del viso, posture corporee, e gestualità) che regolano
l'interazione sociale e la comunicazione (Criterio A1a). Può
esservi incapacità di sviluppare relazioni coi coetanei adeguate
al livello di sviluppo (Criterio A1b), che può assumere diverse
forme a seconda dell'età. I soggetti più piccoli possono avere
uno scarso o nullo interesse nel fare amicizia. I soggetti più grandi
possono essere interessati all'amicizia ma mancare della comprensione
delle convenzioni che regolano l'interazione sociale. Può esservi
una mancanza di tentativi spontanei di condividere gioie, interessi
o obiettivi con altre persone (per es., non mostrare, portare, o
richiamare l'attenzione su oggetti che trovano interessanti)
(Criterio A1c). Può essere presente una mancanza di reciprocità
sociale o emotiva (per es., non partecipare attivamente a semplici
giochi sociali, preferire attività solitarie o coinvolgere altri
in attività solo come strumenti o aiutanti ''meccanici'')
(Criterio A1d). Spesso la consapevolezza che il soggetto ha degli
altri è notevolmente compromessa. I soggetti con questo disturbo
possono essere incuranti degli altri bambini (inclusi i fratelli),
possono non avere idea dei bisogni degli altri, o non accorgersi
del malessere di un'altra persona.
Anche la compromissione della comunicazione è marcata e perdurante
e riduce le capacità verbali e non verbali. Può esservi ritardo,
o totale mancanza, dello sviluppo del linguaggio parlato (Criterio
A2a). Nei soggetti che parlano, può esservi notevole compromissione
della capacità di iniziare o di sostenere una conversazione con
altri (Criterio A2b), o uso stereotipato o ripetitivo del linguaggio
o linguaggio eccentrico (Criterio A2c). Può esservi anche mancanza
di giochi di simulazione vari e spontanei, o di giochi di imitazione
sociale adeguati al livello di sviluppo (Criterio A2d). Quando il
linguaggio si sviluppa, l'altezza, l'intonazione, la velocità,
il ritmo, o la sottolineatura possono essere anomali (per es., il
tono di voce può essere monotono o contenere accentuazioni di tipo
interrogativo in frasi affermative). Le strutture grammaticali sono
spesso immature e includono un uso del linguaggio stereotipato e
ripetitivo (per es., ripetizione di parole o frasi indipendentemente
dal significato; ripetizione di ritornelli o di spot pubblicitari)
o linguaggio metaforico (cioè, linguaggio che può essere capito
chiaramente solo da coloro che hanno familiarità con lo stile di
comunicazione del soggetto). Un'anomalia nella comprensione
del linguaggio può essere evidenziata dall'incapacità di capire
domande semplici, istruzioni, o scherzi. Il gioco di immaginazione
è spesso assente o notevolmente compromesso. Questi soggetti tendono
anche a non dedicarsi a giochi semplici di imitazione o alle consuete
occupazioni dell'infanzia o della prima fanciullezza, oppure
lo fanno solo al di fuori del contesto appropriato o in modo meccanico.
I soggetti con Disturbo Autistico hanno modalità di comportamento,
interessi, e attività ristretti, ripetitivi, e stereotipati. Può
esservi dedizione assorbente per uno o più tipi di interessi stereotipati
e ristretti che sono anomali o per intensità o per focalizzazione
(Criterio A3a); sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini
o rituali specifici (Criterio A3b); manierismi motori stereotipati
e ripetitivi (Criterio A3c); o un persistente eccessivo interesse
per parti di oggetti (Criterio A3d).
I soggetti con Disturbo Autistico mostrano una gamma di interessi
notevolmente ristretta, e sono spesso eccessivamente assorbiti da
un singolo e ristretto interesse (per es. accumulare dati sulla
metereologia o statistiche sul football). Possono mettere in fila
giocattoli sempre nello stesso numero e nello stesso modo per più
e più volte, o mimare ripetitivamente i gesti di un attore della
televisione. Possono comportarsi in modo monotonamente eguale e
mostrare resistenza o malessere per cambiamenti banali (per es.,
un bambino piccolo può avere una reazione catastrofica per un piccolo
cambiamento nell'ambiente, come un nuovo paio di tende o una
modificazione del posto a tavola). Vi è spesso un asservimento ad
inutili abitudini o rituali, oppure un'insistenza irragionevole
nel seguire certe routines (per es., prendere ogni giorno esattamente
la stessa strada per recarsi a scuola). I movimenti corporei stereotipati
riguardano le mani (battere le mani, schioccare le dita), o l'intero
corpo (dondolarsi, buttarsi a terra, oscillare). Possono essere
presenti anomalie della postura (per es., camminare in punta di
piedi, movimenti delle mani o atteggiamenti del corpo bizzarri).
Questi soggetti mostrano un persistente, eccessivo interesse per
parti di oggetti (bottoni, parti del corpo). Possono essere anche
affascinati dai movimenti (per es., ruote dei giocattoli che girano,
aprire e chiudere la porta, un ventilatore elettrico, o altri oggetti
che ruotano rapidamente). Vi può essere intenso attaccamento ad
alcuni oggetti inanimati (per es., un pezzo di spago oppure un elastico).
L'anomalia deve manifestarsi con ritardi o funzionamento anomalo
in almeno una delle seguenti aree prima dei 3 anni di età: interazione
sociale, linguaggio usato per l'interazione sociale o gioco
simbolico o di immaginazione (Criterio B). Tipicamente, non vi sono
periodi in cui lo sviluppo sia stato inequivocabilmente normale,
sebbene in alcuni casi siano stati riferiti 1 o 2 anni di sviluppo
relativamente normale. In una minoranza dei casi, i genitori riferiscono
una regressione nello sviluppo del linguaggio, che generalmente
si manifesta come cessazione del linguaggio dopo che il soggetto
ha acquisito 5-10 parole. Per definizione, se vi è un periodo di
sviluppo normale, questo non si può estendere oltre i 3 anni di
età. L'anomalia non deve essere meglio attribuibile al
Disturbo di Rett o al Disturbo Disintegrativo
della Fanciullezza (Criterio C).
manifestazioni e disturbi associati
Caratteristiche descrittive e disturbi mentali associati Nella
maggior parte dei casi, vi è una diagnosi associata di Ritardo Mentale,
di solito di entità moderata (QI 35-50). Circa il 75% dei bambini
con Disturbo Autistico funzionano ad un livello ritardato. Possono
esservi anomalie nello sviluppo delle capacità cognitive. Il profilo
delle capacità cognitive è di solito irregolare, a prescindere dal
livello generale di intelligenza (per es., una bambina di 4 anni
e mezzo con Disturbo Autistico può essere in grado di leggere, cioè,
iperlessica). In molti bambini con Disturbo Autistico che funzionano
ad un livello superiore, il livello della ricezione del linguaggio
(cioè, la comprensione del linguaggio) è inferiore a quello del
linguaggio espressivo (per es., il lessico). I soggetti con Disturbo
Autistico possono avere una gamma di sintomi comportamentali, come
iperattività, scarso mantenimento dell'attenzione, impulsività,
aggressività, comportamenti autolesivi, e specie nei bambini piccoli,
accessi di collera. Possono esservi risposte bizzarre a stimoli
sensoriali (per es., un'alta soglia per il dolore, ipersensibilità
ai suoni o all'essere toccato, reazioni esagerate alla luce
o agli odori, affascinata attrattiva per certi stimoli). Possono
esservi anomalie nell'alimentazione (per es., limitazioni dietetiche,
Pica) o nel sonno (ricorrenti risvegli notturni con dondolamenti).
Possono essere presenti anomalie dell'umore o dell'affettività
(per es., riso sciocco o pianto senza apparente motivo, un'apparente
assenza di reazioni emotive). Può esservi mancanza di paura di fronte
a pericoli reali, ed un eccessivo timore di fronte ad oggetti innocui.
Possono essere presenti svariati comportamenti autolesivi (per es.,
sbattere la testa o le dita, o morsicare le dita, le mani o i polsi).
Nell'adolescenza o nella prima età adulta, i soggetti con Disturbo
Autistico che hanno capacità intellettive di introspezione possono
diventare depressi quando si rendono conto delle loro gravi compromissioni.
Reperti di laboratorio associati Quando il Disturbo Autistico è
associato con una condizione medica generale, si osserveranno i
dati di laboratorio corrispondenti alla condizione medica generale.
Sono state riferite differenze tra gruppi nella misurazione dell'attività
serotoninergica, ma queste non hanno valore diagnostico per il Disturbo
Autistico. Gli studi di visualizzazione cerebrale possono essere
alterati in alcuni casi, ma non sono state chiaramente identificate
caratteristiche specifiche. Le anomalie EEGrafiche sono comuni anche
in assenza di disturbi convulsivi.
Reperti dell'esame fisico e condizioni mediche generali associati.
Nel Disturbo Autistico possono essere rilevati diversi sintomi o
segni neurologici aspecifici (per es., riflessi primitivi, ritardato
sviluppo della dominanza di lato). La condizione è talvolta osservata
in associazione con una condizione neurologica o con un'altra
condizione medica generale (per es., encefalite, fenilchetonuria,
sclerosi tuberosa, sindrome dell'X fragile, anossia alla nascita,
rosolia materna). Nel 25% dei casi possono svilupparsi convulsioni
(specie durante l'adolescenza). Quando sono presenti altre
condizioni mediche generali, si dovrebbe codificarle sull'Asse III.
caratteristiche collegate a età e genere
Nel Disturbo Autistico la natura della compromissione dell'interazione
sociale può cambiare nel tempo e può variare a seconda del livello
di sviluppo del soggetto. Nei bambini in età infantile vi può essere
incapacità di stare in braccio; indifferenza o avversione all'affetto
o al contatto fisico; mancanza di contatto visivo, di risposta mimica,
o di sorrisi finalizzati al rapporto sociale; e mancanza di risposta
alla voce dei genitori. Di conseguenza, inizialmente i genitori
possono preoccuparsi che il bambino sia sordo. I bambini piccoli
con questo disturbo possono trattare gli adulti come intercambiabili
oppure possono attaccarsi meccanicamente ad una determinata persona.
Nel corso dello sviluppo il bambino può diventare maggiormente disponibile
ad essere coinvolto passivamente nell'interazione sociale,
e può anche diventare più interessato alla stessa. Comunque, anche
in questi casi, il bambino tende a trattare le altre persone in
modi inusuali (per es., aspettandosi che le altre persone rispondano
a domande rituali in modi specifici, avendo uno scarso senso dei
confini delle altre persone, ed essendo eccessivamente intrusivi
nell'interazione sociale). Nei soggetti più grandi, le prestazioni
che comportano memoria a lungo termine (per es., orari dei treni,
date storiche, formule chimiche, parole esatte di canzoni ascoltate
anni prima) possono essere eccellenti, ma le informazioni tendono
ad essere ripetute più e più volte, a prescindere dall'adeguatezza
dell'informazione rispetto al contesto sociale. Il tasso del
disturbo è da 4 a 5 volte maggiore nei maschi che nelle femmine.
Le femmine con questo disturbo hanno comunque maggiori probabilità
di avere un Ritardo Mentale più grave.
prevalenza
Studi epidemiologici suggeriscono che il tasso di Disturbo Autistico
sia di 2-5 casi su 10.000 soggetti.
decorso
Per definizione, l'esordio del Disturbo Autistico si situa
prima dei 3 anni di età. In alcuni casi, i genitori riferiranno
di essere stati preoccupati per il bambino fin dalla nascita o subito
dopo, per la sua mancanza di interesse nell'interazione sociale.
Le manifestazioni del disturbo durante l'infanzia sono sottili
e difficili da definire rispetto a quelle che si vedono dopo i 2
anni di età. In una minoranza di casi, può essere riferito che il
bambino si è sviluppato normalmente nel 1º anno di vita (o anche
nei primi 2). Il Disturbo Autistico ha un decorso continuo. Nei
bambini in età scolare e nell'adolescenza, sono comuni recuperi
di sviluppo in alcune aree (per es., aumentato interesse nel funzionamento
sociale quando il bambino raggiunge l'età scolare). Alcuni
soggetti si deteriorano sul piano comportamentale durante l'adolescenza,
mentre altri migliorano. Le capacità di linguaggio (per es., la
presenza di eloquio comunicativo) e il livello intellettivo generale
sono i fattori che più fortemente condizionano la prognosi definitiva.
Gli studi di follow-up disponibili indicano che solo una piccola
percentuale di soggetti con questo disturbo riesce, nell'età
adulta, a vivere e a lavorare in modo indipendente. In circa un
terzo dei casi, è possibile un certo grado di indipendenza parziale.
I soggetti adulti affetti da Disturbo Autistico con funzionamento
più elevato continuano tipicamente a mostrare problemi nell'interazione
sociale e nella comunicazione, oltre a una notevole ristrettezza
di interessi e attività.
familiarità
Vi è un maggiore rischio di Disturbo Autistico tra i fratelli di
soggetti affetti da questo stesso disturbo.
diagnosi differenziale
Nel normale sviluppo si possono osservare periodi di regressione
dello sviluppo, ma questi non sono né così gravi né così prolungati
come nel Disturbo Autistico. Il Disturbo Autistico deve essere distinto
dagli altri Disturbi Generalizzati dello Sviluppo.
Il Disturbo di Rett differisce dal Disturbo
Autistico per la sua caratteristica distribuzione tra i sessi e
per il tipo dei deficit. Il Disturbo di Rett
è stato diagnosticato solo nelle femmine, mentre il Disturbo Autistico
si manifesta molto più frequentemente nei maschi. Nel
Disturbo di Rett vi è una modalità caratteristica di rallentamento
della crescita del cranio, la perdita di capacità manuali finalistiche
già acquisite in precedenza e l'insorgenza di andatura o di
movimenti del tronco scarsamente coordinati. Specie durante l'età
prescolare, i soggetti con Disturbo di Rett
possono mostrare difficoltà nell'interazione sociale simili
a quelle osservate nel Disturbo Autistico, ma queste tendono ad
essere transitorie. Il Disturbo Autistico differisce dal
Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza, che presenta una
modalità caratteristica di regressione dello sviluppo dopo almeno
due anni di sviluppo normale. Nel Disturbo Autistico, le anomalie
di sviluppo vengono di solito notate nel primo anno di vita. Quando
non sono disponibili informazioni sullo sviluppo precoce o quando
non è possibile documentare il periodo di sviluppo normale richiesto,
si dovrebbe fare diagnosi di Disturbo Autistico. Il
Disturbo di Asperger può essere distinto dal Disturbo Autistico
dalla mancanza di ritardo nello sviluppo del linguaggio. Il
Disturbo di Asperger non viene diagnosticato se sono soddisfatti
i criteri per il Disturbo Autistico.
La Schizofrenia con esordio nella fanciullezza di solito si sviluppa
dopo anni di sviluppo normale, o quasi normale. Si può fare una
diagnosi aggiuntiva di Schizofrenia se un soggetto con Disturbo
Autistico sviluppa le caratteristiche tipiche della Schizofrenia
(pag. 306) con sintomi della fase attiva caratterizzati da rilevanti
deliri o allucinazioni che durano per almeno 1 mese. Nel Mutismo
Selettivo il bambino di solito mostra adeguate capacità di comunicazione
in alcuni contesti e non ha la grave compromissione nell'interazione
sociale e le modalità ristrette di comportamento associate col Disturbo
Autistico. Nel Disturbo della Espressione del Linguaggio e nel Disturbo
Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio vi è una
compromissione del linguaggio, ma essa non è associata con la presenza
di compromissione qualitativa nell'interazione sociale e con
modalità di comportamento ristrette, ripetitive, e stereotipate.
Talvolta è difficile determinare se un'ulteriore diagnosi di
Disturbo Autistico sia giustificata in un soggetto con Ritardo Mentale,
specie se il Ritardo Mentale è Grave o Gravissimo. Una diagnosi
aggiuntiva di Disturbo Autistico è riservata a quelle situazioni
in cui vi sono deficit qualitativi delle capacità sociali e di comunicazione
ed i comportamenti specifici caratteristici del Disturbo Autistico.
Le stereotipie motorie sono caratteristiche del Disturbo Autistico;
una diagnosi aggiuntiva di Disturbo da Movimenti Stereotipati non
va fatta se questi sono meglio giustificati come parte della sintomatologia
del Disturbo Autistico.
relazione con i criteri diagnostici per la ricerca dell'icd-10
I gruppi di criteri e gli algoritmi diagnostici del DSM-IV e dell'ICD-10
sono all'incirca gli stessi. Nell'ICD-10, questo disturbo
viene riportato come Autismo Infantile.
Criteri diagnostici del Disturbo
di Autistico
A)
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Un totale di sei (o più) voci da 1),
2), e 3), con almeno due da 1), e uno ciascuno da 2) e 3):
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1)
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compromissione
qualitativa dell'interazione sociale, manifestata con almeno
2 dei seguenti: |
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a) |
marcata compromissione
nell'uso di svariati
comportamenti non verbali, come lo sguardo diretto, l'espressione
mimica, le posture corporee, e i gesti che regolano l'interazione
sociale |
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b) |
in soggetti con linguaggio
adeguato, marcata compromissione della capacità di
iniziare o sostenere una conversazione con altri |
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c) |
uso di linguaggio stereotipato
e ripetitivo o linguaggio eccentrico |
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d) |
mancanza di giochi
di simulazione vari e spontanei, o di giochi di imitazione
sociale adeguati al livello di sviluppo; |
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2)
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compromissione
qualitativa della comunicazione come manifestato da almeno
1 dei seguenti: |
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a) |
ritardo o totale mancanza
dello sviluppo del linguaggio parlato (non accompagnato da
un tentativo di compenso attraverso modalità alternative
di comunicazione come gesti o mimica) |
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b) |
in soggetti con linguaggio
adeguato, marcata compromissione della capacità di
iniziare o sostenere una conversazione con altri |
|
|
c) |
uso di linguaggio stereotipato
e ripetitivo o linguaggio eccentrico |
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|
d) |
mancanza di giochi
di simulazione vari e spontanei, o di giochi di imitazione
sociale adeguati al livello di sviluppo; |
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3)
|
modalità
di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi
e stereotipati, come manifestato da almeno 1 dei seguenti: |
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a) |
dedizione assorbente
ad uno o più tipi di interessi ristretti e stereotipati
anomali o per intensità o per focalizzazione |
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b) |
sottomissione del tutto
rigida ad inutili abitudini o rituali specifici |
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|
c) |
manierismi motori stereotipati
e ripetitivi (battere o torcere le mani o il capo, o complessi
movimenti di tutto il corpo) |
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|
d) |
persistente ed eccessivo
interesse per parti di oggetti; |
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B)
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Ritardi o funzionamento anomalo in almeno
una delle seguenti aree, con esordio prima dei 3 anni di
età:
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1)
|
interazione sociale
|
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2)
|
linguaggio usato nella comunicazione sociale
|
|
3)
|
gioco simbolico o di immaginazione;
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|
C)
|
L'anomalia non è meglio attribuibile
al Disturbo di Rett o al Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza.
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