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PROGETTO INTEGRAZIONEGli Argonauti, 1999
Perché usare la musica con persone autistiche? La musica dà loro struttura. Le interazioni basate sulla musica sono meno astratte degli altri scambi sociali. Questi ultimi sono, invece, soprattutto simbolici: perché non si rivolge la parola a qualcuno mentre egli sta parlando con qualcun'altro? perché non ci si mette a gridare mentre si è nella metropolitana all'ora di punta (e qualche volta se ne ha proprio voglia!)? perché si saluta quando ci si allontana da una persona? Sono tutte regole non scritte della vita sociale che dipendono dalla cultura in cui si vive. Al contrario, il ritmo è prevedibile! Ed il ritornello è lo stesso ogni volta che si ripete. Un tratto chiave del profilo cognitivo delle persone autistiche è la preferenza per il pensiero concreto (anziché astratto). Difatti, mentre si suona e canta non c'è bisogno di categorizzare o generalizzare, di fare astrazioni. Si deve soltanto ascoltare, cantare e suonare. Perché un Gruppo di Musica per persone autistiche? Le interazioni basate sulla musica sono rassicuranti per chi è affetto da questa sindrome: ogni cosa (imprevedibile) avviene mentre si sta cantando o suonando il tamburo a tempo con il gruppo (prevedibile). Se vogliono, non sono tenuti a fronteggiare ogni momento degli scambi relazionali astratti: possono concentrarsi sulla musica e sui suoi canali comunicativi concreti. Perché un Gruppo di Musica Aperto? La diversità dell'autismo non deve significare emarginazione: gran parte degli autistici può stare con non-autistici senza problemi significativi. Dal Marzo 1998, gli incontri all'interno del Progetto Integrazione avvengono in un parco pubblico e chiunque può unirsi al Gruppo. L'attività si è conclusa nel 2002. Molto importante è che nel Gruppo di Musica Aperto si evitino fraintendimenti: un forte urlo può significare "Che bello!"; rifuggire dei contatti fisici può essere dovuto a disturbi sensoriali. Pertanto un nostro obiettivo è di spiegare queste cose ai non-autistici che prendono parte al Gruppo. Altro importante vantaggio di un Gruppo di Musica Aperto è che costituisce un'opportunità per la comunità locale di conoscere e rispettare la diversità. Divertendosi. Le persone autistiche hanno spesso una percezione uditiva alterata, ciò nonostante imparano canzoni nuove e molto spesso sono capaci di riconoscerle, di proporle, di cantarle. Quello che rende la musica così interessante per le persone autistiche è la struttura presente nella musica stessa: il fatto che un accordo contenga già, almeno in parte, l'accordo che segue, consente di operare ad un livello di attenzione più basso; allo stesso modo la struttura permette di ordinare i pensieri (musicali). Nell'espressione musicale la persona autistica può mantenere una concezione di sé soddisfacente ed entrare in relazione con l'altro in maniera propositiva.
il gruppo musicaDal 1997 al 2002 hanno avuto corso, presso la sede dell'A.G.S.A. (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), gli incontri del Gruppo di Musica, attività ludico-ricreativa per persone con disturbo generalizzato dello sviluppo, gestiti volontariamente dall'Associazione "Gli Argonauti". Vi prendevano parte ragazzi di età compresa tra i 7 e i 23 anni. Ognuno veniva fornito di uno strumento a percussione. All'inizio ed alla fine dell'incontro era suonata come sigla "La vechia fattoria". Dopo la sigla i ragazzi erano invitati a proporre una canzone o ad improvvisare qualche ritmica con gli strumenti messi a disposizione. Quindi si cantava e si suonava insieme. Compito degli operatori era quello di coinvolgere tutti nell'attività di gruppo. A turno ciascuno faceva la sua richiesta. Trascorsa circa mezz'ora si lavorava sull'imitazione-riproduzione di ritmiche elementari e sul coordinamento motorio indispensabile all'esecuzione. Dopo che tutti avevano iniziato a seguire la ritmica proposta, si cantava una canzone avente quella stessa struttura ritmica. Successivamente si riprendeva a chiedere a ciascuno quale canzone desiderava ascoltare o suonare. In conclusione, nuovamente la sigla.
progetto integrazioneLe persone affette da autismo hanno gravi disturbi del comportamento. Questo non è sufficiente per farne degli emarginati. In che consiste il progetto integrazione? Il progetto integrazione consiste essenzialmente nel far svolgere questi incontri all'aperto, in un parco pubblico, gestito dalla cooperativa 'La Cacciarella'. Ciò al fine di favorire l'incontro tra i partecipanti al gruppo di musica e le persone che abitualmente frequentano il parco. I presenti saranno perciò invitati a prender parte alle attività. Ruolo degli operatori coinvolti sarà quello di: portare avanti le finalità e gli obiettivi del Gruppo di Musica; facilitare le relazioni interpersonali; informare chi fosse interessato riguardo l'autismo, il Gruppo di musica ed il Progetto Integrazione, dispensando eventualmente materiale informativo. A chi è rivolto il Progetto Integrazione? Ai soggetti autistici, perché è una occasione di incontro con altre persone. A chi frequenta solitamente il parco, perché è un allegro momento in cui poter incontrare persone portatrici di un handicap particolare come l'autismo. Alle agenzie sociali operanti sul territorio, per la possibilità di collaborazione e confronto sul tema dell'integrazione nell'ambito dell'handicap.
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